Forse perché della fatal quiete
Tu sei l’immago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre e lunghe all’universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme.
Delle cure onde meco egli si strugge;
E mentre lo guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
Commenti su: "Per nutrir lo spirito: di Ugo Foscolo "Alla Sera"" (6)
Vedo che il laico “nulla eterno” del Foscolo trova ospitalità 🙂
Un caro saluto. Buon lavoro
mariaserena
lo spirito umano quando si esprime attraverso la poesia non è laico o religioso è umano.
Con simpatia Alle
che bello rileggere i classici…
colpevolmente, è dal liceo che non rileggevo foscolo…
Che bella… non la leggevo da anni!
Perchè mi sto lasciando sovrastare dal dolore e non riesco più a pregare? Ho bisogno di conforto, anche umano. Grazie paola
paola scrivimi e ti do il mio numero di tel per parlarne
Alle