Archivio per agosto, 2007
riflettendo sui lati oscuri della vita
Elie Wiesel, premio Nobel per la pace-1986:
“Sono molte le atrocità nel mondo e moltissimi i pericoli: Ma di una cosa sono certo: il male peggiore è l’indifferenza. Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza; il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza; il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza. E’ contro di essa che bisogna combattere con tutte le proprie forze. E per farlo un’arma esiste: l’educazione. Bisogna praticarla. diffonderla, condividerla, esercitarla sempre e dovunque. Non arrendersi mai”.
Strani Risvegli
Non senti
crepitare
eventi
scivolare
secondi
ed evi
Ti nascondi
e non volevi
senza parlare
occhi accendi
sull’albeggiare
Viaggiare
In questi ultimi giorni ho viaggiato su e in giù tra il centro e il nord Italia occasione per leggere e riflettere, un surplus che mi ha causato un blocco nell’ispirazione, troppo pensieri e una certa difficoltà a comunicarli… vabbeh passerà!
Alle
Buona strada Tiziana
Che una brezza leggiera soffi alle tue spalle
il tuo sorriso luminoso incastonato nel paradiso
Le tue battute facciano ridere gli angeli
A_Dio
Per nutrir lo spirito: di Giovanni Pascoli – Myricae – Elegie – La FelicitÃ
LA FELICITÀ
Quando, all’alba, dall’ombra s’affaccia,
discende le lucide scale
e vanisce; ecco dietro la traccia
d’un fievole sibilo d’ale,
io la inseguo per monti, per piani,
nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l’amore.
Ahi! ma solo al tramonto m’appare,
su l’orlo dell’ombra lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.
La via fatta, il trascorso dolore,
m’accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.
Giusto un anno fa….
Aprivo questo blog….
una bella avventura…
che continua …….
Saluti riconoscenti a tutti quelli che mi hanno contattato!
Alle
San Lorenzo
Dedicata alla prossima nottee a tutti quelli che guardando le stelle affideranno desideri e speranze:
Di Giovanni Pascoli
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
Oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!