passo dopo passo…
un sentiero antico (forse una strada romana) sui colli che circondano Mercatale:
negl’occhi paura o smarrimento
sorriso ed imbarazzo
della gente
sguardi persi dentro te
di comune umanità
sogni o chimere
senti il tempo
ed il tremare di ricordi
fuochi fatui della tua esistenza
Non son razza padrona, non sono gente arcigna,
siamo volgari come la gramigna.
Non so se è pregio o colpa esser fatti così:
c’è gente che è di casa in serie B.
Contandoli uno a uno non son certo parecchi,
son come i denti in bocca a certi vecchi,
ma proprio perchè pochi son buoni fino in fondo
e sempre pronti a masticare il mondo.
Non siam razza d’ artista, nè maschere da gogna
e chi fa il giornalista si vergogna,
non che il fatto c’ importi: chi non ha in qualche posto
un peccato o un cadavere nascosto?
Non cerchiamo la gloria, ma la nostra ambizione
è invecchiar bene, anzi, direi… benone!
Per quello che ci basta non c’è da andar lontano
e abbiamo fisso in testa un nostro piano:
se e quando moriremo, ma la cosa è insicura,
avremo un paradiso su misura,
in tutto somigliante al solito locale,
ma il bere non si paga e non fa male.
E ci andremo di forza, senza pagare il fìo
di coniugare troppo spesso in Dio:
non voglio mescolarmi in guai o problemi altrui,
ma questo mondo ce l’ ha schiaffato Lui.
E quindi ci sopporti, ci lasci ai nostri giochi,
cosa che a questo mondo han fatto in pochi,
voglio veder chi sceglie, con tanti pretendenti,
tra santi tristi e noi più divertenti,
veder chi è assunto in cielo, pur con mille ragioni,
fra noi e la massa dei rompicoglioni….
Accompagnata da sua sorella e da un’amica, Bernadette si reca a Massabielle, lungo il Gave, per raccogliere legna secca. Togliendo le calze per attraversare il canale, sente un rumore che somigliava a un colpo di vento, alza la testa verso la Grotta: «Vidi una Signora vestita di bianco: indossava un vestito bianco, un velo anch’esso bianco, una cintura azzurra e una rosa d’oro su ogni piede». Fa il segno della Croce e recita il Rosario con la Signora. Terminata la preghiera, la Signora scompare.
È come uno sbattere d’ali
il combattere d’ogni assenza
un agitarsi di venti
tra i rami dell’esistenza
indovino dei passi
oltre la finestra
Passo di Vangelo