tra dita i grani
dei giorni
misteri di distanze
e di eterni
non ritorni
…
respiro
profondamente
il mio tempo
carpendone
la fuga
con quel che
mi fu dato
e che non presi
…
tra poco sarà
dietro a me
ogni cosa
come una eco
o un canto
una litania
di nomi e di volti
…
sentimento dei giorni …
maggio 24, 2010
Commenti su: "sentimento dei giorni …" (3)
triste ma bellatra poco dimenticherai volti ma non anime
Mi ha fatto pensare questa cosa della poesia "triste", e volevo approfittarne, contrariamente a solito, per mettere li alcuni pensieri sparsi, su questa cosa. Non mi ci ritrovo tanto in questa definizione di poesia triste, in realtà il sentimento che è origine a queste parole che ho scritto, è diverso dalla tristezza. È il sentimento più vasto e più profondo. Il richiamo o la suggestione è alla raccolta di Poesie di Ungaretti "Sentimento del tempo" . Un sentimento che in me ha trovato queste parole per esprimersi, in esso vedo una pienezza di senso, di vita, di dolore e di consapevolezza, Consapevolezza della mia vita, del tempo che mi è dato, degli incontri e delle persone. Non è tristezza ma l'essere compreso da un senso di mistero e di finitezza. Un sentimento che cela un desiderio ed un anelito d'infinito, come una preghiera fatta di giorni: "i grani dei giorni" compongono un rosario rivolto all'infinito. Ed è in questa relazione con l'infinito che il sentimento dei miei giorni trova respiro e parola. Ed in questo anelito non mi sento solo, lo avverto come sentimento partecipato da tanta umanità che avverte la fatica e insieme gusto della vita. È anche un dialogo con i morti, con quelli che sono la parte invisibilmente ferita del mio cuore ferito. In tutto ciò non avverto amarezza ma una dolcezza che mi permette un sorriso sopra tutto.Alle
La tristezza sta nel tempo che trascorre.Qui si legge questo tempo che va via, mi dispiace ma non leggo un anelito all'infinito, leggo piuttosto una leggera malinconia. Nella poesia di Ungaretti (ultimo post) si fa più fatica. Volutamente ho scritto di non aver capito niente, perchè non accetto tutta questa malinconia di fronte al tempo che passa scandito dai battiti del cuore. Verrà il giorno che oltrepasseremo il tempo e ci ritroveremo nell'eternità. E' auspicabile che il tempo passi prima possibile per ritrovarci nella Luce eterna, piuttosto che piangerci addosso per la paura della morte fisica."Tra poco saràdietro a meogni cosacome un ecoo un cantouna litaniadi nomi e di volti".Si legge la paura della vecchia e non la gioia della vita che maturando ti avvicina all'Eterno.Ma questo è solo il mio pensiero.Tanta gioia.